è un vero e proprio simbolo culturale di San Francisco, una città che da sempre si distingue per la sua vivacità artistica e la sua storia multiculturale. Situato nel cuore del quartiere di SoMa, il SFMOMA è considerato uno dei musei di arte moderna e contemporanea più importanti al mondo: con la sua vasta collezione (che conta oltre 33.000 opere), esso rappresenta un punto di riferimento per tutti gli amanti dell’arte e della cultura.
La sua collezione comprende
capolavori di artisti particolarmente noti e apprezzati come Jackson Pollock, Mark Rothko, Andy Warhol e Frida Kahlo, oltre a numerose opere di fotografia, design, architettura e media art. Ma non solo: il SFMOMA è anche noto per la sua
architettura straordinaria, che combina elementi modernisti con soluzioni all’avanguardia, grazie ai progetti di Mario Botta e Snøhetta.
Storia del SFMOMA
Il SFMOMA
ha aperto le sue porte nel 1935 (inizialmente con il nome di San Francisco Museum of Art), ed è diventato fin da subito il primo museo sulla West Coast degli Stati Uniti interamente dedicato all’arte del XX secolo. Sotto la guida della sua fondatrice, Grace L. McCann Morley, l’istituzione ha rapidamente conquistato un ruolo di primo piano nella scena artistica americana, distinguendosi per la sua visione innovativa.
Il museo iniziò la sua attività in un’ala del Veterans Building, nel Civic Center di San Francisco. Un primo nucleo della collezione fu donato da
Albert M. Bender, un filantropo locale che regalò 36 opere, tra cui il celebre The Flower Carrierdi Diego Rivera. Una collezione iniziale che pose le basi per quella che sarebbe diventata con il tempo una delle raccolte d’arte più prestigiose del paese.
Durante i primi decenni della sua storia, il SFMOMA fu pioniere in diversi ambiti. Nel 1936, fu uno dei primi musei a
riconoscere la fotografia come una forma d’arte, avviando una collezione fotografica che oggi è considerata tra le più significative a livello mondiale. Negli anni Quaranta, poi, organizzò
mostre rivoluzionarie di architettura, come Telesis: Space for Living, e nel 1945 ospitò la prima esposizione museale dedicata a Jackson Pollock.
Il museo
continuò a crescere e a evolversi sotto la guida di diversi direttori, ampliando le sue collezioni e organizzando esposizioni innovative. Negli anni Ottanta, finalmente, con la direzione di Henry T. Hopkins, il museo guadagnò visibilità internazionale e assunse il nome attuale, San Francisco Museum of Modern Art.
Il trasferimento nella sede di Mario Botta
Nel 1995, il SFMOMA lasciò la sua storica sede nel Civic Center per trasferirsi al 151 di Third Street, in un edificio progettato d
all’architetto svizzero Mario Botta, una struttura progettata per riflettere la modernità e la dinamicità dell’arte contemporanea. L’edificio, con la sua caratteristica facciata in mattoni e il grande lucernario di forma ellittica, è rapidamente diventato un’icona architettonica di San Francisco.
Il progetto di Botta era sicuramente molto ambizioso: il museo oggi si sviluppa su
ben cinque piani attorno a un atrio centrale inondato di luce naturale, con uno spazio espositivo di oltre 10.000 metri quadrati. La combinazione di materiali naturali e forme geometriche audaci ha reso questa sede un’opera d’arte in sé, particolarmente celebrata dalla critica.
L’espansione del 2016
Nel 2016, il SFMOMA ha riaperto le sue porte dopo un’ulteriore, importante espansione progettata dallo studio norvegese
Snøhetta. Un intervento che ha richiesto tre anni di lavori e ha raddoppiato lo spazio espositivo del museo, portandolo a oltre 13.000 metri quadrati. Un’espansione di tale portata ha permesso al museo di ospitare una collezione sempre più vasta e di offrire nuovi spazi pubblici, tra i quali persino un giardino verticale.
La nuova ala progettata da Snøhetta si distingue per la sua facciata ondulata in fibra di vetro rinforzata, che evoca le nebbie di San Francisco. All’interno, gli spazi sono stati progettati per offrire ai visitatori
un’esperienza immersiva ai visitatori, in virtù delle gallerie ampie e luminose capaci di valorizzare le opere esposte.
Grazie a questa ultima espansione, il SFMOMA ha rafforzato il suo ruolo di
leader nel panorama artistico internazionale, attirando milioni di visitatori ogni anno e consolidando la sua reputazione come uno dei principali musei di San Francisco.
L’architettura del SFMOMA: un breve approfondimento
L’architettura di questo grande museo è un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione. L’edificio originale di Mario Botta, completato nel 1995, è caratterizzato da linee geometriche e materiali naturali, come il granito nero e il legno. Al centro dell’edificio, l’atrio a cinque piani illuminato dal lucernario ellittico crea un senso di apertura e connessione tra i diversi livelli.
Nel 2016,
l’espansione progettata da Snøhetta ha aggiunto un tocco contemporaneo all’edificio di Botta. La nuova ala si estende su sette piani e include spazi espositivi, aree pubbliche e una terrazza panoramica con vista sullo skyline di San Francisco.
Uno degli elementi più distintivi dell’espansione è il già citato
giardino verticale del terzo piano, che ospita oltre 19.000 piante autoctone. È il più grande giardino del suo genere a San Francisco, un esempio di integrazione tra architettura e natura che non manca di stupire visitatori provenienti da tutto il mondo.
Opere da non perdere al SFMOMA
La collezione del SFMOMA è una delle più ricche e variegate al mondo, grazie alla presenza di capolavori di artisti moderni e contemporanei. Tra le opere più celebri si trovano dipinti di
Jackson Pollock,
Mark Rothko, Andy Warhol e l’iconica Frida Kahlo, oltre a installazioni di
Marcel Duchamp e sculture di
Alexander Calder.
Una delle attrazioni principali è il
murale Pan American Unity di Diego Rivera, un’opera monumentale che celebra l’interconnessione tra le culture delle Americhe. Esposto oggi nella galleria Roberts Family, è un esempio straordinario dell’impegno del SFMOMA nella promozione di opere che uniscono arte e storia.
Anche la collezione fotografica del museo, come già anticipato, è tra le più prestigiose al mondo, con opere di
Ansel Adams,
Dorothea Lange e Diane Arbus.
Oltre a ciò, il museo ospita una vasta selezione di opere di artisti californiani (da
David Park a Wayne Thiebaud), rappresentando dunque non solo nomi di fama mondiale ma anche il contributo dello stato della California al panorama artistico globale.
Il SFMOMA tra i musei di San Francisco
Tra i numerosi
musei di San Francisco, il SFMOMA occupa come si è visto un posto di rilievo per la sua dedizione all’arte moderna e contemporanea. Accanto a istituzioni come il De Young Museum e l’Asian Art Museum, contribuisce a fare della città una delle capitali culturali degli Stati Uniti.
Oltre a essere un importantissimo centro espositivo, il SFMOMA è anche
un’istituzione educativa e un punto di riferimento per artisti e studiosi. Attraverso il Koret Education Center e una molti programmi pubblici, il museo promuove l’accesso all’arte per visitatori di tutte le età, contribuendo alla diffusione della cultura artistica nella comunità locale e internazionale.
Dove si trova il SFMOMA e come raggiungerlo
Il San Francisco Museum of Modern Art
si trova al 151 di Third Street, nel vivace quartiere di SoMa, a pochi passi dai Giardini Yerba Buena. La sua posizione centrale lo rende facilmente accessibile attraverso vari mezzi di trasporto pubblico e privato.
Per chi vuole raggiungere il SFMOMA con i
trasporti pubblici, ecco le principali indicazioni.
BART e MUNI Light Rail: le stazioni Montgomery Street e Powell Street servono sia il BART che il MUNI Light Rail e si trovano entrambe nelle vicinanze del museo.
Autobus: Numerose linee di autobus, tra cui l'8, 8AX, 8BX, 14, 14R, 15, 30, 45, 91, 101, 130 e 150, hanno fermate entro un isolato dal museo, vicino all'incrocio tra Third Street e Mission Street.
Transbay Transit Center: situato a soli due isolati di distanza, offre ulteriori opzioni di trasporto pubblico per chi desidera visitare il SFMOMA.
Coloro che invece vogliono raggiungere il museo in auto, non devono far altro che impostare il navigatore inserendo l’indirizzo ufficiale del parcheggio.
Parcheggio del SFMOMA: il garage si trova al 147 di Minna Street, a pochi passi dall'ingresso principale su Third Street.
Orari e biglietti
Il SFMOMA osserva i seguenti orari di apertura:
* Lunedì e martedì: 10:00 – 17:00,
* Mercoledì: chiuso,
* Giovedì: 12:00 – 20:00,
* Venerdì – domenica: 10:00 – 17:00.
Rimane
chiuso durante alcuni giorni festivi, come il Giorno del Ringraziamento, la Vigilia di Natale e il giorno di Natale. In alcuni mercoledì selezionati (come il 18 dicembre 2024 e il 1 gennaio 2025, dalle 10:00 alle 17:00) è possibile trovarlo aperto.
Sfortunatamente per i visitatori italiani, l’ingresso gratuito del primo giovedì del mese è riservato ai residenti della Bay Area. Tuttavia le famiglie possono risparmiare grazie al fatto che
i minori di 18 anni hanno la possibilità di entrare senza pagare.
Si consiglia, infine, di prenotare i biglietti online in anticipo per garantire l'accesso e per ottenere informazioni aggiornate su eventuali variazioni di orario o ulteriori sconti.