Per i viaggiatori che hanno in programma di visitare i principali siti naturalistici d’America, è disponibile una tessera dei parchi nazionali USA, che può essere utilizzata quanto si vuole per un anno dalla data di acquisto.
Questi meravigliosi contesti rientrano nelle principali attrazioni dell’intero Paese e ne esistono addirittura 63, che spaziano dai gelidi ghiacciai dell’Alaska alle straordinarie barriere coralline dell’Oceano Pacifico.
Ma è davvero conveniente acquistare la tessera o vale piuttosto la pena pagare un ingresso alla volta? Ecco una guida completa sul costo dei parchi americani e su come risparmiare nel corso delle singole visite.
NOTA DELL'EDITORE: Se viaggiate d'Estate consigliamo di arrivare ai parchi ad inizio mattina per evitare code.
La tessera (in inglese US National Parks Pass) è un biglietto onnicomprensivo per oltre 2000 siti naturalistici (foreste, monumenti nazionali e rifugi di pertinenza pubblica compresi nei 63 parchi) che per l’appunto ha validità di 12 mesi.
Essa permette ingressi illimitati a un veicolo e una persona al di sopra dei 16 anni, con i bambini che non pagano. Quando il prezzo della singola entrata è calcolato a veicolo e non a individuo, il pass è utilizzabile fino a quattro persone.
Per ottenere la tessera dei parchi nazionali USA occorre spendere 80 USD (gli sconti per anziani - disabili riguardano esclusivamente i cittadini americani) e il pass può essere richiesto su prenotazione o acquistato all’entrata di ciascuna riserva.
Quando si compra l’ingresso senza tessera, la tariffa da pagare varia a seconda del veicolo utilizzato e della località in cui ci si trova. Per ogni mezzo serve comprare un biglietto che va dai 20 USD (è il caso del Capitol Reef nello Utah) fino ai 35 USD di Yosemite, Yellowstone e Grand Canyon.
Oltre a ciò, è poi utile sapere che l’entrata a molti parchi è gratuita. Tra quelli ad accesso libero rientrano:
American Samoa (South Pacific);
Biscayne (Florida);
Channel Islands (California);
Congaree (South Carolina);
Cuyahoga Valley (Ohio);
Gates of the Arctic (Alaska);
Glacier Bay (Alaska);
Great Basin (Nevada);
Great Smoky Mountains (North Carolina/Tennessee);
Hot Springs (Arkansas);
Indiana Dunes (Indiana);
Katmai (Alaska);
Kenai Fjords (Alaska);
Kobuk Valley (Alaska);
Lake Clark (Alaska);
North Cascades (Washington);
Redwood (California);
Virgin Islands (Caribbean);
Voyageurs (Minnesota);
Wind Cave (South Dakota);
Wrangell–St Elias (Alaska).
Da quanto detto finora è piuttosto evidente che non c’è convenienza nell’acquistare lo US National Parks Pass per visitare un numero limitato di parchi. Il risparmio è però di certo riscontrabile visitandone almeno cinque o sei, soprattutto se si viaggia in compagnia di bambini.
In aggiunta a tutto questo, occorre però anche considerare l’area di interesse del viaggio: se, per esempio, si predilige l’Alaska, la tessera può non rivelarsi affatto vantaggiosa, poiché al suo interno sono presenti moltissimi siti del tutto gratuiti.