Alla Scoperta del Museo The Broad di Los Angeles

Arte contemporanea e architettura a Los Angeles


Il museo The Broad di Los Angeles

Senza dubbio Los Angeles è una delle città più affascinanti degli Stati Uniti, e non solo per le sue spiagge, i boulevard e le iconiche colline di Hollywood, ma anche per i suoi musei. Tra questi spicca The Broad, un museo di arte contemporanea che ha saputo distinguersi grazie alla sua collezione di opere risalenti dagli anni Cinquanta ai giorni nostri e alla sua architettura innovativa. Situato nel cuore della città, è uno dei più importanti musei di Los Angeles. Non solo una destinazione turistica di rilievo, ma anche un punto di riferimento per chiunque voglia immergersi appieno nell’arte contemporanea.

Storia del The Broad

La storia del The Broad inizia con l'iniziativa dei filantropi Eli ed Edythe Broad, appassionati collezionisti d’arte contemporanea. Già nel 2008, la coppia stava valutando diverse location per ospitare il loro vasto patrimonio artistico; tra le opzioni considerate, c’erano siti collocati in luoghi come Beverly Hills, West Los Angeles College e Santa Monica, ognuno dei quali con i propri vantaggi e sfide. Tuttavia, è stato solo nell’agosto 2010 che Eli Broad ha annunciato ufficialmente l’intenzione di costruire il museo nel cuore del centro di Los Angeles.

L’accordo prevedeva un leasing di 99 anni per un costo di 7,7 milioni di dollari, contribuendo anche alla realizzazione di unità abitative accessibili nel vicino edificio The Emerson. Inoltre, il governo locale ha partecipato ai costi del progetto, investendo 8,5 milioni di dollari per la piazza esterna del museo e fino a 30 milioni di dollari per il parcheggio sotterraneo, che alla fine sarà di proprietà pubblica.

Per il design dell’edificio, nel 2010 è stato indetto un concorso architettonico che ha visto la partecipazione di architetti di fama mondiale, tra cui Rem Koolhaas e lo studio Herzog & de Meuron. Tuttavia, la scelta finale è poi ricaduta sugli architetti newyorkesi Diller Scofidio + Renfro, che hanno concepito una struttura di circa 11.000 metri quadrati, pensata per ospitare sia le esposizioni sia gli uffici amministrativi del museo.

Nel febbraio 2015, Eli ed Edythe Broad hanno ospitato un’anteprima pubblica del museo, attirando ben 3.500 visitatori. Il museo ha quindi ufficialmente aperto le sue porte il 20 settembre 2015, con una cerimonia d'inaugurazione a cui hanno partecipato celebrità del calibro di Bill Clinton, Reese Witherspoon e Matthew Perry. The Broad, da quel momento, è diventato uno dei musei di Los Angeles più visitati: attira ogni anno più di 900.000 persone provenienti da tutto il mondo.

Struttura e architettura del Museo The Broad di Los Angeles

Uno degli elementi distintivi del The Broad è la sua architettura avveniristica, opera del già citato studio Diller Scofidio + Renfro in collaborazione con Gensler. Il costo complessivo dell’edificio è stato stimato attorno ai 140 milioni di dollari: una cifra che riflette la qualità e la complessità del progetto! Situato accanto alla iconica Walt Disney Concert Hall di Frank Gehry, il museo è stato progettato per creare un sapiente contrasto con l’architettura metallica e perforata della sala da concerto, con una facciata porosa e simile a un alveare.

Degno di rilievo è il concetto architettonico che guida il design dell’edificio; è noto come “il velo e la volta”. Il velo, una sorta di involucro poroso, avvolge l’intera struttura, filtrando e trasmettendo la luce naturale negli spazi interni; tale rivestimento è costituito da 2.500 pannelli romboidali in cemento armato con fibra di vetro, supportati da una sottostruttura in acciaio di 650 tonnellate. Al centro dell’edificio, poi, la volta rappresenta un corpo in cemento che ospita le aree di stoccaggio, i laboratori, gli spazi curatoriali e gli uffici.

Il museo si sviluppa su tre piani, con una superficie espositiva di circa 4.600 metri quadrati suddivisa su due livelli. Il terzo piano, con i suoi 3.300 metri quadrati, è uno spazio espositivo libero da colonne, perfetto per l’installazione di grandi opere d’arte. Il tetto dell’edificio è dotato di 318 lucernari che permettono l’ingresso di luce naturale diffusa: l’effetto visivo all’interno delle gallerie risulta semplicemente unico.

Ma non finisce qui. Anche l’interno del museo è altrettanto innovativo. Nella lobby, non esiste un tradizionale banco di accoglienza; al suo posto, il personale del museo accoglie i visitatori con dispositivi mobili, per un’esperienza moderna e interattiva. Oltre a ciò, un’imponente scala mobile di 105 piedi collega i vari livelli del museo, permettendo un flusso continuo di visitatori tra le diverse aree espositive.

La collezione del The Broad

La collezione stabile del The Broad è il cuore pulsante del museo, con quasi 2.000 opere d’arte che spaziano dagli anni Cinquanta a oggi. Eli ed Edythe Broad hanno iniziato a collezionare arte contemporanea oltre 50 anni fa, con l’intento di acquisire opere mentre venivano create, contribuendo così a costruire una delle collezioni più complete e rappresentative del periodo postbellico.

Tra gli artisti presenti nella collezione ci sono alcuni dei nomi più importanti del panorama artistico contemporaneo, come Cindy Sherman, Jeff Koons, Ed Ruscha, Roy Lichtenstein e Andy Warhol. Uno dei pezzi più iconici della collezione è il noto “Single Elvis” di Warhol, un’opera del 1963 che ha contribuito a far salire vertiginosamente le quotazioni dell’arte pop.

Tra le installazioni più apprezzate dai visitatori, spicca la Infinity Mirrored Room – The Souls of Millions of Light Years Away (2013) dell’artista giapponese Yayoi Kusama (una stanza immersiva che crea un’esperienza sensoriale unica grazie a specchi e luci LED). Altre opere degne di nota includono il video a nove schermi di Ragnar Kjartansson, "The Visitors" (2012), il monumentale dipinto di 24 piedi di Julie Mehretu, "Beloved (Cairo)" (2013), e il fotoarazzo di Goshka Macuga, "Death of Marxism, Women of All Lands Unite" (2013).

Come se non bastasse, The Broad detiene anche la più grande collezione al mondo di opere di Cindy Sherman, i cui 129 pezzi documentano l’evoluzione graduale della carriera dell’artista. Sebbene alcune recensioni abbiano criticato la collezione per la presenza di opere considerate “arte di lusso di basso livello”, vi sono senza dubbio capolavori che continuano a stupire e ad affascinare i visitatori.

Il futuro del The Broad di Los Angeles

Il futuro del The Broad promette di essere altrettanto innovativo quanto il suo passato. Situato su Hope Street, il nuovo spazio espositivo e i programmi in fase di sviluppo offriranno ai visitatori un accesso ancora più approfondito a opere di artisti di fama mondiale come Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Jeff Koons e Kara Walker, oltre a nuove acquisizioni di artisti emergenti come Cauleen Smith, Lauren Halsey e Patrick Martinez.

Un’altra delle novità più attese è la creazione di cortili all’aperto al piano superiore, oltre a spazi flessibili per spettacoli dal vivo e concerti che permetteranno ai visitatori di vivere l’arte in modo nuovo e interattivo. Il museo rimarrà comunque aperto durante i lavori di ampliamento, garantendo l’accesso gratuito al pubblico, e la nuova struttura sarà inaugurata in tempo per le Olimpiadi di Los Angeles del 2028.

Come raggiungere il The Broad

Il museo si trova a Los Angeles, e più precisamente in 221 S Grand Avenue. Ecco le indicazioni per raggiungerlo.

In auto:
  • Da nord: occorre prendere la US-101 S verso Los Angeles e da lì l’uscita 3B per Grand Avenue. Continuando su Grand Ave si raggiunge il museo.
  • Da sud: ci si deve dirigere verso la I-5 N verso Los Angeles e prendere l’uscita 137A per la CA110 N verso Pasadena, quindi l’uscita 23B per 4th St. Si deve poi continua su 4th St e infine su Grand Ave fino a raggiungere il museo.
  • Da est: si deve prendere la I-10 W verso Los Angeles, svoltando all’uscita 13 per la CA-110 N verso Pasadena. Poi si prende l’uscita 23B per 4th Street. Continuando su 4th Street e poi su Grand Avenue si arriva al museo.
  • Da ovest: in questo caso il riferimento è la I-10 E verso Los Angeles. Da qui, occorre prendere l’uscita 13 per la CA-110 N verso Pasadena e l’uscita 23B per 4th Street. Si consiglia di proseguire su 4th Street e poi su Grand Avenue fino a raggiungere il museo.

Con i mezzi pubblici:
  • Metro: le linee A e E della Metro servono la fermata più vicina, Grand Avenue Arts/Bunker Hill Station. Da qui si attraversa il ponte su Hope Street per accedere direttamente al museo tramite l’East West Bank Plaza.
  • Autobus: le fermate più vicine sono 1st & Grand e Grand/3rd.
  • Metro Red Line: la fermata più vicina è Civic Center/Grand Park Station. Da lì, si raggiunge The Broad in pochi passi.

Il The Broad rappresenta davvero una tappa imperdibile per chiunque visiti Los Angeles, poiché offre una finestra privilegiata sull’arte contemporanea e non cessa mai di ridefinire il ruolo dei musei di Los Angeles nel panorama culturale globale. Grazie alla sua una collezione in continua espansione e programmi sempre più innovativi, il futuro del museo appare luminoso e pieno di opportunità per artisti e appassionati di arte!
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